Nella famiglia Santinelli l’amore per il ballo inizia con Antonio Santinelli subito dopo la guerra, ma sembra che già dal 1882 il padre di Antonio lavorasse nel campo dello spettacolo come trasformista. Poco dopo la fine della Seconda guerra mondiale Antonio Santinelli, capostipite dei maestri di ballo Santinelli, si rimbocca le maniche come tutti gli italiani e comincia ad insegnare il ballo, la sua grande passione. È uno dei primi maestri del ballo di coppia in Italia. La scuola ufficiale di ballo che apre Antonio nel 1947, è in via Nino Bixio, nell’area di piazza Vittorio a Roma; essa coinvolge l’intera famiglia Santinelli, le cui memorie sono nei filmati degli archivi della RAI. Antonio nel 1957 formalizza balli come lo spirù ed il samba e forma delle coppie che divulgheranno il ballo nella capitale. Ci vogliono anni di lavoro e tenacia da parte di Enrica Lucia e Antonio Santinelli, che dopo aver messo in piedi la loro scuola per impartire lezioni di ballo (tra gli allievi anche i militari americani di stanza nell’ Italia post-bellica), pensano, inventano e brevettano dei corsi per corrispondenza con dispense scritte a macchina; questi corsi aprono il mondo del ballo a tantissimi italiani anche in paesini sperduti. Inoltre, Antonio, sempre diffondendo il ballo di coppia, viene ospitato nelle prime trasmissioni televisive per dimostrare la sua invenzione del “tecnopasso” (orme dei piedi che illustrano i passi dei vari balli), utilizzato appunto nei corsi per corrispondenza. Questa tecnica si diffonde in Italia ed all’ estero e per questo Antonio riceve tanti riconoscimenti, tra i quali la partecipazione a Miss Mondo nel 1962. I figli Luciano, Silvana (partner di Luciano), Carla e Walter continuano ad insegnare quei balli che loro stessi hanno imparato dal padre. Successivamente anche i figli di Luciano, Claudio e Marco, seguono le orme paterne, studiando danza classica, ginnastica artistica e ballo, e diventando a loro volta ballerini e maestri.